
Con l’arrivo della prima bozza del decreto sulle FER pubblicata dal MiSE per il periodo 2018-2020 ritornano gli incentivi al fotovoltaico per taglie superiori ai 20 kW. L’obbiettivo dichiarato nel testo è quello di “sostenere la produzione di energia elettrica dagli impianti alimentati a fonti rinnovabili” con modalità che “promuovano l’efficacia, l’efficienza e la sostenibilità degli oneri di incentivazione”.
Impianto Fotovoltaico Incentivato: chi può accedere e in che modo
In base alla bozza preparata dal Ministero dello Sviluppo tra le diverse tipologie di impianti che possono accedere ai nuovi incentivi c’è anche il fotovoltaico. Ma quali sono i requisiti di accesso al sistema di incentivi?
Possono accedere agli incentivi tutti gli impianti:
- Con una potenza maggiore di 20 kWp;
- Di nuova costruzione;
- Che non sono ubicati in aree agricole.
Non sono inclusi quegli impianti che già godono di altro tipo di agevolazioni, come gli impianti di piccola taglia che possono usufruire delle detrazioni fiscali al 50%.
Quali sono le modalità di accesso: registri e aste
L’accesso al sistema di incentivi non sarà più diretto come per il sistema del Conto Energia, ma organizzato in registri e aste.
Questi si svolgeranno attraverso sette bandi pubblicati dal GSE ogni quattro mesi, a partire da Novembre 2018.
Gli impianti di potenza inferiore a 1 MW possono accedere iscrivendosi ai registri per una potenza massima cumulata di 580 MW per eolico e fotovoltaico.
Per impianti superiori a 1 MW la partecipazione è affidata ad aste al ribasso per un totale di 4.800 MW per eolico e fotovoltaico.
Valore e durata dell’incentivo
Il livello di incentivazione dell’impianto è stabilito in base alla potenza installata. Tre sono le categorie di potenza individuate:
- 20 kW < Pnom ≤ 100 kW: 110 €/MWh per una vita utile pari a 20 anni;
- 100 kW < Pnom < 1000 kW: 90 €/MWh per una vita utile pari a 20 anni;
- Pnom > 1000 MW: 70 €/MWh per una vita utile pari a 20 anni;
La tariffa incentivante non è però cumulabile con le modalità di ritiro dedicato e scambio sul posto, e non viene remunerata se l’energia viene autoconsumata in loco.
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